Descrizione
“Scrivere è ricordare” (August Strindberg). Al compimento dei sessant’anni, ho sentito più forte che mai la necessità di “fermare” il tempo e dondolarmi sull’altalena della memoria, gettando uno sguardo retrospettivo sulla mia esistenza per “indagare me stesso” (Eraclito).
Una dozzina di piccoli quaderni ha accolto, prevalentemente dagli anni Novanta, una lunga sequenza di appunti vergati a penna, in forma frammentaria e disomogenea: ho così rievocato gioie e amarezze, sfogliato amori, ripensato alle mie origini e all’ambiente familiare nel quale sono cresciuto; sono riaffiorate immagini di luoghi prediletti, tracce dei libri più amati, lettere, ho riesumato testi da me elaborati per progetti o manifestazioni.
Pier Giorgio Carizzoni